Monte Padiglione

Tra Lazio ed Abruzzo, tra Simbruini e Carseolani.
Una solitaria e intima passeggiata lontano dai soliti percorsi. Alzandosi dal paese di Verrecchie lentamente si finisce per aprirsi gli orizzonti sui vicini Simbruini fino agli Ernici; bella e inconsueta la vista sul prospicente Velino. Da poche altre vette si riesce ad ammirare così da vicino e nella sua totalità, l'infilata di montagne che vanno dal Rozza al Sevice, al Velino fino al Cafornia.


Una facile escursione alla volta del Monte Padiglione, una caratteristica cima “bifronte” ai confini tra monti Carseolani e Simbruini; bifronte perché come altre in questa parte di Appennino si presenta con due versanti completamente differenti: ammantata di fitte faggete sul versante che volge a nord, con il bosco che si spinge per intero fin sul crinale della montagna, e completamente spoglia verso sud. La nostra passeggiata prende inizio dal piccolo borgo di Verrecchie che si attraversa dopo aver lasciato l’auto nella piazza che si incontra all’ingresso del paese, si percorrono strette vie in salita e qualche gradinata per giungere in breve all’antica chiesa di Sant’Egidio, un edificio religioso ricco di storia che da numerosi secoli veglia dall’alto sull’abitato e più oltre sull’intera vallata. L’inizio del sentiero è indicato proprio lì accanto, al termine di uno stradello lastricato, immettendosi nei prati che sovrastano il paese e raggiungendo dopo breve salita un notevole balcone panoramico con vista sul Fucino e sul massiccio del Velino. Superato l’ampio belvedere si inizia quindi a prendere quota più decisamente seguendo una lunga teoria di svolte all’interno di un bosco di lecci e castagni che lasciano spazio più in alto ad una fitta faggeta sino a giungere ad un evidente varco tra le rocce superato il quale si esce allo scoperto e si attraversano alcune conche prative circondate da alti alberi alcuni dei quali vetusti e di ragguardevoli dimensioni. Siamo così giungi al Valico delle Fossette che prelude all’affaccio sulla bellissima Valle della Dogana, un vasto altopiano incastonato tra boscosi rilievi e segnato da caratteristiche increspature che alla luce radente del mattino descrivono molteplici giochi d’ombre. Dalla sella sulla sinistra si innalza evidente la cima del Monte Padiglione che si raggiunge con una moderata salita portandosi per alcune tracce sul filo del crinale con la vista che inizia a spaziare verso orizzonti via via più vasti; si attraversa un piccolo bosco che occupa la dorsale dove si possono osservare alcuni interessanti faggi “torti” e poco dopo si raggiunge la cima vasta e piatta che, nonostante la sua modesta altezza, offre panorami gratificanti verso il Velino, i vicini Simbruini e sugli Ernici, confermando il Padiglione una bella meta per un’escursione immersi nel silenzio ed attraverso poliedrici ambienti.